LONTANA 9000 KM PERÒ COSÌ VICINA…
Tutti alle elementari abbiamo conosciuto l’Amazzonia come il “polmone verde del mondo”, la grande foresta pluviale con un grande e lunghissimo fiume. Poi, da lì in avanti, difficilmente se ne sentiva parlare…
Eppure da un po’ di tempo sembra che l’Amazzonia sia salita agli onori delle cronache: il movimento Friday for Future, le notizie degli incendi in Brasile e Bolivia di agosto 2019 (con le conseguenti reazioni della comunità internazionale) e il Sinodo speciale per l’Amazzonia indetto da papa Francesco per ottobre 2019 hanno acceso dei riflettori su questa porzione di pianeta.
Ma è davvero così importante anche per noi che ne siamo così lontani?
Un prima, facile e scontata risposta è: sì, per la sua biodiversità, apporto di acqua e ossigeno e assorbimento di Co2. Ma c’è dell’altro.
Innanzitutto non dobbiamo pensare all’Amazzonia come una “terra lontana”. L’Amazzonia ci riguarda. Una prova? Facciamo un veloce elenco delle principali risorse che si estraggono, coltivano o ricavano dell’Amazzonia: legname, gomma, oro, ferro, rame, bauxite (da cui si ottiene l’alluminio), caffè, zucchero, cacao, olio di palma, frutti esotici, carne, soia (importata in Italia come cibo per pollame). Siamo proprio sicuri di non avere già un pezzettino di Amazzonia in casa nostra? Forse allora quello che succede in Amazzonia ci riguarda eccome.
Un’ulteriore dimostrazione che l’Amazzonia non è un luogo “qualsiasi” del mondo, ma che al contrario, ricopre un ruolo di fondamentale importanza, è l’esistenza di una lunga lista di “martiri dell’Amazzonia”, persone che hanno perso addirittura la vita a causa del loro impegno nel difenderla: sindacalisti (come Chico Mendes), religiosi (come Suor Dorothy Stang) e gente semplice come Edwin Chota, che viveva proprio vicino alla nostra città di Pucallpa.[1] Sono storie che vale la pena conoscere, perché hanno tanto da insegnare.
Però quello che possiamo imparare conoscendo l’Amazzonia e le sue genti è molto di più.
Un esempio semplicissimo su tutti: abbiamo tanto da apprendere dai popoli amazzonici per quanto riguarda la capacità di vivere in armonia e in equilibrio con la natura.
Dall’ultimo Sinodo sull’Amazzonia di ottobre 2019 sono attesi cambiamenti e nuove linee pastorali. Crediamo che questi nuovi indirizzi pastorali pensati per l’Amazzonia possano essere anche un’occasione di rilancio, rivalutazione e riorganizzazione delle nostre comunità cristiane italiane, valutando nuove priorità, nuovi strumenti e nuovi stili.
“L’uomo contemporaneo ascolta più volentieri i testimoni che i maestri” ci diceva Paolo VI. In questi mesi abbiamo l’occasione di incontrare “virtualmente” alcuni testimoni straordinari che vivono e conoscono l’Amazzonia. Vale la pena ascoltarli.
“La situazione è occasione” ci dice il nostro arcivescovo. Ci troviamo in una “situazione” particolare, con l’Amazzonia sotto i riflettori. Non perdiamo questa occasione.
[1] https://www.ilfattoquotidiano.it/2014/09/12/ucciso-edwin-chota-lattivista-peruviano-che-difendeva-la-foresta-amazzonica/1118881/
10 AMAZZONIA PARADIGMA (scarica qui)
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